sabato 24 marzo 2007

La risposta a Motocivismo di Regione, Province e Comuni lombardi

Buongiorno,

è passato poco più di un mese da quando abbiamo rivolto un appello alle
Istituzioni lombarde: una lettera spedita a Regione, Province e Sindaci, in
cui abbiamo chiesto di dare finalmente ai veicoli a due ruote a motore
l'importanza che meritano come mezzi capaci di decongestionare il traffico,
limitare i consumi energetici e anche le emissioni inquinanti (per leggere
la lettera: http://www.motocivismo.it/ml-archive/2156.html)

Le ricevute delle lettere raccomandate ci sono state recapitate, le nostre
missive sono arrivate a destinazione.

Qual'è stata la risposta delle Istituzioni? La risposta è stata il silenzio.
Come sempre, come in tutte le occasioni in cui abbiamo cercato il dialogo,
in cui abbiamo chiesto di sederci ad un tavolo per discutere di problemi che
ci riguardano direttamente. Il solito arrogante silenzio con cui veniamo
trattati tutte le volte che ci ostiniamo a essere civili e a comportarci
come si fa nei paesi democratici, chiedendo le cose con educazione e
offrendo collaborazione.

Il Presidente della Regione Lombardia, il Sindaco di Milano, l'Unione delle
Province Lombarde e la sezione lombarda dell'Associazione Nazionale dei
Comuni Italiani non hanno preso in considerazione le richieste che abbiamo
fatto, e che rispecchiano quello che i motociclisti vogliono: una su tutte,
non essere il capro espriatorio di un inquinamento di cui non siamo i
responsabili.

Nella nostra lettera abbiamo detto chiaramente che siamo stanchi di essere
presi in giro, fermati ingiustamente mentre le fonti di inquinamento
riconosciute rimangono intoccabili, e visti solamente come una fonte di
guadagno per l'industria, e abbiamo precisato che se anche questa volta,
come tante altre in precedenza, nessuno ci avesse ascoltato, allora sarebbe
rimasta da fare una sola cosa: portare in piazza la protesta.

E' successo lo scorso novembre: dopo anni di appelli inascoltati è bastato
indire una manifestazione davanti al grattacielo Pirelli perchè le
Istituzioni si accorgessero di noi e i nostri rappresentanti venissero
convocati dalla segreteria del Governatore Formigoni.

Se questo è l'unico modo per essere ascoltati dovremo, nostro malgrado,
ricorrervi.
Questo non significa che la strada del dialogo verrà abbandonata: finora
abbiamo chiesto di essere ascoltati, da oggi faremo in modo di essere
sentiti.

Comitato Motocivismo

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http://www.motocivismo.it
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